lunedì 5 giugno 2017

Anche qui a Padova vogliamo l'ingorgo di traffico.... di bici



Se c'è una città che può permettersi un'uso della bicicletta continuo e da parte di tantissimi cittadini questa, dai lo sappiamo, è proprio Padova, come altre città padane. Poche salite e comunque affrontabili da chiunque, posti dove ripararsi se piove, i famosi "portici".

E invece a cosa abbiamo assistito in questi ultimi 2 anni e passa da parte dell'amministrazione comunale? Invece che agevolare l'uso della bici , evitando quindi automobili inutili e inquinamento, sono state trascurate le piste ciclabili, alcune sono state addirittura tolte per fare spazio a parcheggi, sono stati tolti porta-bici in varie parti della città e non se ne è messi in opera di nuovi. Risultato : più macchine, più inquinamento, più biciclette messe malamente dove non dovrebbero.  E chi ha veramente bisogno dell'auto per lavoro o per muoversi, perchè non può fare altro, ne è altrettanto danneggiato.

Nel programma di Lorenzoni scopri le proposte per una "Città Innovativa" e vedrai che l'uso della bici è favorito entro un piano complessivo di città che rende l'andare in bicicletta un fatto normale e vantaggioso per tutti, per chi lo fa e per chi proprio non lo può fare.

Vogliamo lavorare per arrivare ad avere troppe biciclette ai semafori, come sta accadendo a Copenhagen, dove si sta pensando a come smaltire il traffico bici nelle ore di punta!!

 
A parte gli scherzi se a Copenhagen, dove il clima non è uno scherzo, circolano oramai 270.000 biciclette contro 260.000 auto vuol dire che ce la possiamo fare, ci basterebbe anche meno !

Se vuoi saperne di più il video qui sotto ti spiega il percorso fatto in questi anni nella capitale danese.


I nostri video











sabato 3 giugno 2017

Giostrine rotte ed erba alta: è la norma per i parchi padovani dell'epoca Bitonci


La signora Maria  ci racconta che le piaceva molto portare il nipotino, di cui è orgogliosissima,  al parco la mattina, sedersi sulla panchina, tenere d’occhio il bimbo all'ombra del grande albero e chiacchierare con le altre signore del quartiere.

Purtroppo ora non è più possibile frequentare il parco con il bambino e comunque non sarebbe piacevole. Alcune giostre sono rotte, il parco è sporco e a terra si trova di tutto, vetri, mozziconi, rifiuti… è troppo pericoloso per il nipotino. 

L’erba, poi, è così alta che quasi è impossibile arrivare a sedersi sulla panchina.
La signora Maria, è arrivata a pensare che sia meglio stare a casa, anche se sospirando ammette 'che peccato perdersi queste belle giornate di maggio, con il profumo dei gelsomini che ti pervade e ti fa sentire ancora giovane'.L'occhio vispo della signora Maria si vela di rammarico e non capisce perchè si vuole risparmiare sulla bellezza di Padova, che rende tutti noi più felici di viverci.

Basterebbe così poco per rendere più bella la città e farla godere ai suoi cittadini. Lavoriamo per avere un verde pubblico bello e curato. 




venerdì 2 giugno 2017

Sempre imitati mai eguagliati


I nostri stimatissimi avversari elettorali ci fanno veramente inorgoglire. Pensate ragazzi e ragazze: la scorsa domenica 21 maggio abbiamo presentato al Parco Iris una modesta proposta per facilitare la vita a Padova a bimbi piccoli, mamme e papà, la trovi qui .  Bene, non ci crederete ma, nel giro di 48 ore, qualcosa di simile, per la verità più una patacca che altro, è comparso nel programma di altre liste. Questo peraltro è successo a tutte le idee anche di Arturo Lorenzoni e dei suoi candidati, perchè sono buone idee, mentre tante altre liste ripetono solo "vota per me", sottotitolo "che ti prometto tutto ma non manterrò nulla come le altre volte" 

Unica differenza, noi lo faremo davvero, per gli altri è solo una riga di un programma che non troverà mai attuazione. Fidati dell'originale, diffida delle copie !

Ecco un esempio 



martedì 30 maggio 2017

Skateboard, ovvero quando la passione è incontenibile !

Un incontro fortuito in Riviera Ponti Romani. Ci incontriamo mentre con Arturo Lorenzoni andiamo a prendere un caffè che ci tenga in piedi. dopo tante riunioni...  Un rapido scambio di battute con due ragazzi fuori dall'aula studio dell'Università e si viene a conoscenza che gli appassionati di Skate a Padova sono penalizzati, non hanno un campo adatto a questo sport, nonostante le molte promesse dell'amministrazione Comunale.  

Non vogliamo mettere il cappello sulla testa di nessuno, e quindi questo post, qui sotto, è di Giacomo, uno di loro, che ci ha fornito anche le foto.  Notiamo solo che, senza che i punti fondamentali del programma di Arturo Lorenzoni sullo sport, inteso come palestra di vita e come fattore di aumento della sicurezza, sono usciti spontaneamente. Riceviamo e volentieri pubblichiamo, come dicevano un tempo i giornali seri e speriamo di assistere presto alle evoluzioni degli skaters nel loro campo nuovo. 




Lo skateboard è per molti giovani molto più di una tavola a rotelle, è una passione e una disciplina. Questo attrezzo sportivo è nato nell'ambiente della “controcultura” , ma il suo uso si è evoluto parecchio, tanto che oggi il suo uso agonistico viene riconosciuto a tutti gli effetti come disciplina sportiva. Citando una notizia recente: lo skateboard sarà presente al prossime olimpiadi di Tokyo nel 2020.


Lo skateboarding è un fenomeno presente in Italia ormai da vari anni d'anni ed è in continua espansione; specie recentemente stiamo assistendo a un vero e proprio boom, complice anche l'avvento della Rete che ha favorito la sua diffusione e notorietà, soprattutto tra i più giovani. Ma ogni disciplina seria ha bisogno di un posto dove gli appassionati, e anche gli atleti, si possono esercitare e lo skatepark è per gli "skater" esattamente quello che è un campo da calcio per chi gioca a pallone: un luogo dove praticare e far vivere la propria passione.
Il progetto di uno Skatepark, facile da costruire, contenuto come costo  
Skatepark è sinonimo di luogo di aggregazione di giovani e non solo, di sport, divertimento e cultura. E’ ormai provato ad esempio che gli skatepark abbiano un effetto di "bonifica" delle zone in cui vengono costruiti attirando famiglie, giovani ed eventi sportivi.
Tuttavia mentre in una qualsiasi città italiana campi da calcio, da basket o più in generale strutture  adibite agli sport più "tradizionali" sono spesso presenti in quasi ogni quartiere, lo stesso non si può dire per gli skatepark, che anzi spesso sono del tutto assenti. Nonostante infatti vi siano città venete come Vicenza che dispongono di ben due skatepark comunali e altrettanti privati, oppure comuni più vicini come quelli di Piove di Sacco o Albignasego anch'essi dotati di strutture per lo skateboard, nella città di Padova, realtà più grande di quelle sopracitate quanto meno per numero di abitanti, lo skateboard e i giovani che lo praticano non hanno ancora trovato uno spazio. La domanda è: vogliamo essere da meno? Lo sport, qualunque sia, aiuta i giovani e aumenta la sicurezza.  Qui sotto una bella immagine, sono gli skaters padovani ritratti il 21 giugno 2016, giorno mondiale dello Skate, in Piazza Zanellato alla Stanga.  
Gli "skaters" padovani, meritano un loro impianto dedicato !! diamogli una mano 

giovedì 25 maggio 2017

#Padovamerita Le nostre 5 proposte per la famiglia



Domenica 21, al Parco Iris, abbiamo brevemente presentato il progetto che abbiamo deciso di adottare per rendere Padova una città un tantino più accogliente per bambini 0-12, e per i loro genitori, mamme in primo luogo, dato che sono loro ad allattare.

Riunione breve ma divertentissima, con bambini piccolissimi che scappavano da tutte le parti e genitori che cercavano di riprenderli per riportarli alla riunione, da cui nel frattempo altri scappavano. Molta allegria, molte domande al nostro candidato Sindaco Arturo Lorenzoni.




Ma veniamo
ai contenuti , dopo un un breve chiarimento:


Noi Leopoldo Benacchio e Giulia Segafredo,  siamo due candidati della lista “Arturo Lorenzoni Sindaco - Lista Civica”,e abbiamo con gioia adottato la proposta di Chiara Di Benedetto e Irene Tognazzo per una città più a misura di bebè. Ne abbiamo parlato fra noi 4 e ci impegniamo a fare il possibile per realizzarla.

Leopoldo, Irene, Chiara e Giulia
In sintesi prevediamo:

 -  Punti calmi e sicuri per allattare, in posti pubblici, bar, negozi

-   Punti per cambio pannolino, dotati di fasciatoio sia nei posti pubblici, uffici, musei, che       in bar ristoranti aderenti e incentivati dal Comune a farlo.

- Posto garantito negli autobus e sul tram per le mamme con carrozzina o              passeggino (oggi è spesso un problema e le mamme sono costrette ad acrobazie per salire   e piegare il passeggino)
  
- Pedane bus attive per far salire carrozzine e passeggini. (oggi molte mamme rinunciano     per la difficoltà a salire o addirittura spesso gli autisti proibiscono di salire 

Posteggi “rosa” per le auto che hanno a bordo madri con bambini fino a 12 mesi 

A questi 5 punti irrinunciabili aggiungiamo delle raccomandazioni:
file prioritarie negli uffici pubblici e simili (poste etc) per le mamme in gravidanza e quelle con bebè fino ai 12 mesi e   sistemazione dei marciapiedi cittadini che spesso per un passeggino sono impercorribili o pericolosi!

Ci sembra veramente il minimo che si possa fare !! 

Queste iniziative, che saranno inserite nel portale nazionale kidpass.it  faranno diventare finalmente la nostra città, che vede già belle associazioni agire, come Città delle Mamme, , una realtà amorevole verso i suoi futuri cittadini/e. 

Sosteneteci anche voi facendo girare questa notizia  !

Segnalaci cosa non va in città !


Cosa non va in città ? Piccole e grandi cose che vorresti vedere risolte, noi le elenchiamo qui e ci impegniamo a cercare la soluzione più rapida.  Aggiungi i tuoi suggerimenti come commento. 
Parco Iris: Acqua sporca e aiole senza erba
Pietro  ci dice che il verde padovano è trascurato: erba alta, piante non potate, aiole sporche.  Abbiamo constatato che molti altri cittadini/e si lamentano di questa trascuratezza, anche perché  una città ben curata va venire voglia ai cittadini di curarla ancor di più, Per i parchi poi non ne parliamo, alcuni, come il bel parco Iris, sono trasandati, le acque sporche, i bambini costretti a correre sull'erba alta, oltretutto a rischio insetti nocivi. 


Risultati immagini per croce rossa

Valentina ci dice che i "dissuasori di traffico", quelle cunette artificiali presenti in tante strade cittadine, ma non solo, sono troppi e provocano molto disagio ai malati trasportati dalle ambulanze, specie ai malati gravi o feriti in incidenti che necessitano di cure già in ambulanza. I servizi del 118 fatti dalla Croce Verde e Croce Rossa sono sui 100 al giorno, ma altre corse, per trasporto, possono essere anche 150 nelle 24 ore. Non dovrebbe essere un problema limitare il numero di dissuasori a quelli propriamente necessari e utili, l'impressione è che ce ne siano parecchi di non strettamente necessari. 


Giacomo  e i suoi amici, appassionati di Skate chiedono da tempo una pista in cui praticare il loro sport - passione, ma per il momento nessuna risposta dalle amministrazioni precedenti. A breve lui stesso ci dirà un po' più in dettaglio cosa si potrebbe fare.